martedì 1 dicembre 2009

If the stars in the sky



Qualche sera fa, durante le prove, tra un brano e l'altro Roberto smanetta con il basso (non sta mai fermo, quell'uomo) e tira fuori per caso un giro particolarmente suggestivo, qualcosa di molto diverso da qualunque brano abbiamo mai fatto -caratteristica, questa, comune a quasi tutti i nostri brani :-). Stava per mollarlo lì, e ho dovuto insistere un po' per convincerlo a farcelo risentire. Nel giro di qualche istante, c'era già una parte di batteria, un riff di chitarra, una contorta melodia vocale.

Certe canzoni richiedono settimane, è un tira e molla (è stato così per 'Fossil Fuel Junkie Planet'), molte altre ('Dead Trees', 'Trapped') arrivano già complete, sembrano cadere dal cielo, e sei un felice, stupito ascoltatore che se le gode prima ancora di aver imparato come funzionano.
Nightfall è una via di mezzo, è nata così, di getto, ma stiamo ancora imparando a dominarne le tessiture. Il testo, ancora un abbozzo, è un omaggio al grande Isaac Asimov, e a quel magico inquietante racconto (Nightfall, appunto ; "Notturno" in italiano), scritto nel 1941 su spinta dell'editor John W. Campbell, e ispirato a sua volta da una bellissima frase di Ralph Waldo Emerson:

If the Stars should appear one night in a thousand years, how would men believe and adore; and preserve for many generations the remembrance of the city of God which had been shown?

Nightfall incontrerà per la prima volta un pubblico questo venerdì al Miura. Siamo convinti che agli amici messinesi piacerà.

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